Visitatori ostili

dicembre 04, 2010

Nella cisterna ci tengono dei Gialli.
Due o tre, a giudicare dalle urla.
L'arte della persuasione.
Hanno ammassato tutta la popolazione - dieci o dodici persone - sulla piazza del comune, e il capo, con la sua barba fulva, non ha perso tempo.
Ha fatto prendere il parroco, e lo ha fatto buttare nella cisterna.
Ha lasciato che grida e strilli andassero avanti per una decina di minuti, il furgone che oscillava da una parte all'altra.
Poi, quando è tornato il silenzio, ha fatto chiudere lo sportello della cisterna, ed ha tenuto un breve discorsetto.

Non ho seguito granché, per via dell'eco sulla piazza, della distanza e del fatto che mi stavo affrettando a sgattaiolare verso il fiume fra le stoppie, tenendomi basso.
Il succo comunque era abbastanza chiaro.
Loro sono i padroni.
Il loro condottiero, il Marchese, così lo chiamano, seduto sul suo trono a Canelli, è il padrone di tutta la valle Belbo.
Non chiedono molto - perché non c'è molto che possano chiedere.
La prima scelta su provviste, equipaggiamento, case.
Il controllo stretto dell'energia.

Difficile sparire senza lasciar traccia con due dita di neve a terra.
Sono rotolato giù lungo l'argine e mi sono spostato a monte nell'acqua gelida.
Niente tracce, niente odori.
I due imbecilli sul Puma fumavano e guardavano il panorama.
Mi sono spostato di due chilometri a monte, e poi, bestemmiando coi piedi fradici, sono tornato sull'argine, ed ho preso la via dei boschi.
Ora sono in una baracca persa fra le gaggìe.
Nessuno è più stato in questo posto da almeno dieci anni.
C'era un cartello VENDESI arruginito inchiodato sulla porta.
Struttura solida, sbarre alle finestre.
Fa un freddo porco, e mi sto scongelando i piedi alla fiamma viva di un lumino.
L'autocolona è ancora in paese.
Hann smantellato il mio generatore.
Ne ho visto portar via uno a braccia, segno che qualcuno ha provato ad entrare in casa mia ed ha trovato la tagliola.
O la tagliola ha trovato lui.
Dilettanti.

L'ex padrone di casa della mia nuova reggia aveva un problema di alcool - o per lo meno un problema di vuoti.
Ho usato le bottiglie per organizzare un minimo di perimetro difensivo, e per piazzare degli allarmi a porte e finestre.
Dormire qua fuori è un complicato gioco d'azzardo.

Filarmela alla chetichella ha comportato una drastica riduzioe delle mie proprietà, che ora ammontano a:

. gli abiti che indosso
. un poncho militare impermeabile
. uno zaino contenente
      una torcia elettrica
      un fischietto da scuola di samba
      un binocolo tascabile
      occhiali da sole
      una bandana scarlatta
      un cappellino di lana impermeabile
      trenching tool
      hobo tool
      radio multibanda
      tre borracce termiche
      un rotolo di carta igienica
      una confezione da venti accendini tipo BIC
      una confezione da ventiquattro lumini
      un pettine
      uno specchio metallico
      un rotolo di american tape
      un victorinox tinker
      una borsa contenente
            cerotti
            aspirine
            antistaminici
            pomata cortisonica
      una copia di Lonesome Dove, di Larry McMurtry
      un asciugamano da bagno rosso con una scritta in bianco
. il netbok Ubuntu con
      alimentatore solare  (grazie, Chinavasion!)
      kit di connettività estesa (idem)
. un manico d'ascia.
. la vecchia doppietta di mio padre, con
      quaranta cartucce a pallettoni
      venti cartucce monopalla

0 commenti: