Il tempo è dalla nostra parte

dicembre 20, 2010

Ok, voglio approfittare di questi momenti di tranquillità, dell'energia e della connessione per fare alcune considerazioni a futura memoria.
E no, grazie, eviterò se non vi dispiace di rivelare la mia esatta posizione - è bello che la popolazione della Valle Belbo al momento sia ansiosa di incontrarmi, un po' meno bello che il principale motivo dietro a questo desiderio sia di vedere la miatesta in cima ad una picca.
ma ci sarà tempo per parlare di questo.
Spero.

Ciò di cui desidero parlare qui ed ora è di ecologia.
E di matematica.
Non fate quella faccia - non sarà così spiacevole.

Il lato ironico di tutta questa maledetta faccenda, vedete, è che io, prima del contagio, ero uno specialista nello studio delle estinzioni di massa.
Quindi credetemi, so di cosa sto parlando.

Da un punto di vista ecologico, vedete, gli infetti, i gialli, sono un superpredatore con una catena alimentare maledettamente corta.
È qui che il vecchio modello di Ottawa fa cilecca.
Ma non divaghiamo.

Il punto è che gli infetti non sono particolarmente efficienti né nel diffondere il contagio, né nel procurarsi il cibo.
L'esplosione pandemica è stata innescata sostanzialmente dal fatto che l'ecosistema nel quale i gialli hanno cominciato ad operare era loro favorevole - un sacco di vittime, di potenziali infetti, di fonti di cibo.
Come chiunque può constatare guardando dalla finestra, ora la situazione non è più tale.
Allo stato attuale, il cibo comincia a scarseggiare, ed ogni infetto morto è un infetto in meno.
Spannometricamente, l'infezione ha raggiunto l'apice a ottobre, e quindi ora come ora è solo questione di sedersi in un posto tranquillo e ben difeso, e tenere la posizione per i prossimi... mah, sei mesi nelle zone temperate.
Meno nelle zone fredde, dove l'inverno sta contribuendo a falciare la popolazione infetta - l'infezione pare comportare un danno neurale tale da impedire agli infetti di compiere azioni complesse (come cercarsi un posto al caldo e aspettare).
Qui dove sono io, a cavallo fra gennaio e febbraio toccheremo i -10 durante le notti, e questo semplificherà un sacco di cose.
Insomma, come cantavano i Rolling Stones, il tempo è dalla nostra parte.



Ma è qui che la situazione prende una piega sinistra.
È qui che entrano in gioco il mio amico Marchese del Monferrato, i movimenti di truppe che paiono far tornare la Pianura Padana ai tempi della Guerra dei Trent'anni ed anche le voci - segnalate da alcune fonti - di raid organizzati dal Governo Cameron per recuperare nelle badlands personale utile al non proprio liberale governo britannico.
Perché se questo è il tramonto della pandemia, l'ultima scena per le orde affamate di sangue dei gialli, allora, dopo, tutto sarà più facile.
E per chiunque volesse scavarsi il proprio piccolo (o grande) dominio feudale nel mondo a venire, deve agire ora.
Ora che la paura dei gialli è ncora alta, e le comunicazioni sono scarse.
Ora che bastano cinquanta idioti in uniforme per assumere il ruolo di paladini dell'ordine davanti all'avanzata delle orde del caos.

La matematica è alla nostra parte.
Le orde del caos sono de facto ferme, e presto non avranno comunque nessun posto dove andare.
È l'ora dei dittatori, dei piccoli Hitler.
Se falliscono nel rafforzare la prorpia base adesso, dopo saranno ancora più in difficoltà.

Ed io intendo fare tutto il possibile perché il mmi personale piccolo Hitler e le sue truppe se ne tornino in coda all'ufficio di collocamento.
E se questo significherà far saltare per aria un altro mulino, beh... non si pu fare una frittata senza rompere le uova.

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