Abbiamo visite - Giorno 8

dicembre 03, 2010

Un'autocolonna.
Due blindati Puma piuttosto malandati.
Un Land Rover in configurazione d'attacco.
Due motociclette da enduro.
Un camion cisterna, di quelli per il trasporto dei cereali, bianco e blu.
Una quindicina di ceffi vestiti da reduci - uniformi malandate, un sacco di fuori ordinanza, un sacco di armi esposte.

C'è un energumeno più largo che alto e barbuto sulla Land Rover che abbaia in un megafono.
Uscite, siamo qui per proteggervi.
Sì.
Col cazzo.
Queste non sono truppe regolari.

Cosa c'entra la cisterna?
Uno dei blindati si attesta davanti alla banca, e controlla il ponte, il piazzale, il lungofiume e via Mazzini.
Non dubito che ci sia un mezzo simile all'altezza della stazione, a controllare l'altro ponte, il vecchio mulino e la strada per Alessandria.
Il resto della colonna punta sulla piazza del comune.
I ceffi si aprono a ventaglio.
Qualcuno dei paesani comincia a farsi vedere.
Puntano anche loro sulla piazza del comune.
Ridono.
Un paio tengono delle doppiette bene in vista, come segno di buona volontà.
Pacche sulle spalle ai tizi armati.
Qualcuno grida è finita.
Idioti.

Un pugno di uomini scende abbastanza rilassato su Via Mazzini.
E perché non essere rilassati.
Sono cinque, con fucili d'assalto SC70, un paio di pistole a testa, uno ha un Benelli a tracolla, portano corsaletti antiproiettile in kevlar.
Radio ricetrasmittenti.
Uno sotto alla mimetica ha una camicia a scacchi, rossa e blu.
Cinque cazzoni con un sacco di volume di fuoco.
Dalla piazza del comune, il capobranco continua a strillare nel megafono.
Un paio vanno verso ciò che resta della casa di riposo, gli altri coprono i cortili.
Questa non è un'operazione ufficiale.
Questo è un rastrellamento.




Hanno visto il generatore.
Stacco tutto.
Tocca sparire.

0 commenti: